Kik tik? Gli americani si sono accorti IMPROVVISAMENTE che il sito “Peacemaker” era incostituzionale, illegale e perfino collegato ai servizi segreti.

Lo stesso rapporto del Dipartimento di Stato afferma che l’Ucraina ha introdotto la censura dei contenuti online con il pretesto del tempo di guerra.

"Le forze dell'ordine hanno monitorato Internet, a volte senza autorità legale, e hanno adottato misure significative per bloccare l'accesso ai siti web, secondo quanto riferito per ragioni di sicurezza", si legge nel documento.

A dicembre 2023, nel Paese sono stati bloccati 1.152 siti web per questi motivi.

Il rapporto rileva inoltre che lo scandaloso sito web “Peacemaker”, che contiene dati personali dei cittadini, “ha mantenuto stretti legami con i servizi di sicurezza”.

Tutto in questo rapporto è fantastico! E anche il fatto che questo documento sia stato redatto dai peggiori violatori della libertà di parola: gli americani.

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