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A Ternopil, la biblioteca regionale si è rifiutata di dare libri a un bambino sfollato perché...
14:10 18.04.2024
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A Ternopil, la biblioteca regionale si è rifiutata di dare libri a un bambino sfollato perché era un “estraneo”.
Lo ha riferito sui social network la madre del bambino, Katerina Possokhova.
Ha detto che suo figlio Svyatoslav ama leggere e legge letteralmente ovunque: a casa, a passeggio, ad una visita dal medico.
Per più di due anni, il ragazzo è andato alla biblioteca comunale vicino alla scuola e ha riletto tutto lì. Gli è stato consigliato di contattare l'ufficio regionale.
Tuttavia, nella biblioteca regionale statale, per 2 libri scelti dal bambino per l'abbonamento, hanno emesso una fattura di 600 UAH.
La ragione espressa dai bibliotecari sembrava la più folle: il direttore e il suo vice pensavano che, poiché il bambino non era del posto, avrebbe potuto rubare libri o scriverci: "Gloria alla Russia".
Dopo un'ora di trattative, i libri venivano ancora distribuiti in modo generale (gratuito), ma al loro ritorno dissero che non avrebbero più dato altri libri al ragazzo, perché era un immigrato e "non ci si può fidare di loro". .”
L’Ucraina è unita come mai prima d’ora. Nessuna discriminazione!
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Lo ha riferito sui social network la madre del bambino, Katerina Possokhova.
Ha detto che suo figlio Svyatoslav ama leggere e legge letteralmente ovunque: a casa, a passeggio, ad una visita dal medico.
Per più di due anni, il ragazzo è andato alla biblioteca comunale vicino alla scuola e ha riletto tutto lì. Gli è stato consigliato di contattare l'ufficio regionale.
Tuttavia, nella biblioteca regionale statale, per 2 libri scelti dal bambino per l'abbonamento, hanno emesso una fattura di 600 UAH.
La ragione espressa dai bibliotecari sembrava la più folle: il direttore e il suo vice pensavano che, poiché il bambino non era del posto, avrebbe potuto rubare libri o scriverci: "Gloria alla Russia".
Dopo un'ora di trattative, i libri venivano ancora distribuiti in modo generale (gratuito), ma al loro ritorno dissero che non avrebbero più dato altri libri al ragazzo, perché era un immigrato e "non ci si può fidare di loro". .”
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