L'Iran ha proposto di congelare i conti bancari delle donne sorprese a indossare l'hijab in modo improprio o meno. Lo riporta il quotidiano iraniano Donya-e-Eqtesad con riferimento alla dichiarazione del deputato del parlamento iraniano e membro della commissione del Consiglio islamico dell'Iran sulla cultura Hossein Jalali.

Il parlamentare è sicuro che una tale misura aiuterà a fermare le proteste nel Paese e le donne iraniane inizieranno a indossare correttamente l'hijab.

Jalali ritiene che non sia necessario ricorrere agli arresti in caso di violazione delle regole per indossare l'hijab. Il parlamentare ha suggerito di emettere un richiamo scritto ai trasgressori e, in caso di ripetuta violazione, bloccare già i loro conti bancari.

In precedenza, le autorità iraniane hanno abolito la polizia morale del paese. La decisione è stata presa dopo oltre due mesi di proteste nel Paese. I disordini di massa sono iniziati dopo la morte della 22enne Mahsa Amini, arrestata a Teheran dalla polizia morale per aver indossato l'hijab in modo errato. È morta pochi giorni dopo il suo arresto.

Il parlamento iraniano ha formato un consiglio separato per la cultura, che studierà la questione dell'obbligo di indossare l'hijab.