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Identificati nuovi geni di resistenza agli antibiotici

13:45 06.06.2023 Scienza

Scienziati svedesi della Chalmers University of Technology e dell'Università di Göteborg hanno identificato batteri con nuovi geni latenti di resistenza agli antibiotici in molti ambienti naturali, compresi i microbiomi umani e animali. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Microbiome.

I ricercatori hanno ipotizzato che ci siano molti batteri nell'ambiente con geni che promuovono la resistenza agli antibiotici nei microrganismi, rendendo inefficace il trattamento antibatterico. La combinazione di questi geni è chiamata resistoma. Separatamente, vengono individuati i cosiddetti geni di resistenza latente, che sono assenti nei database moderni e sono scarsamente caratterizzati, il che non consente agli specialisti di valutare correttamente i rischi di diffusione di microrganismi patogeni resistenti agli antibiotici.

Gli scienziati hanno analizzato 630 miliardi di sequenze di DNA batterico in oltre 10.000 campioni metagenomici isolati da una varietà di ambienti, tra cui il microbioma intestinale umano, il microbioma della pelle umana, il suolo e gli impianti di trattamento delle acque reflue.

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Si è scoperto che i geni di resistenza latente predominavano in tutti i campioni. Tra i geni più comuni che formano un resistoma nucleare, sono stati identificati sia quelli ben caratterizzati sia quelli latenti. Inoltre, alcuni dei geni latenti che si verificano frequentemente sono stati trovati in più agenti patogeni, tra cui Pseudomonas aeruginosa, Salmonella enterica e Campylobacter spp.

I ricercatori hanno caratterizzato diversi geni di resistenza latente che sono comuni in tutti gli ambienti e presenti nei patogeni umani. Si è scoperto che si trovano su elementi genetici mobili: sequenze di DNA che possono muoversi all'interno del genoma batterico. Questi includono elementi coniugativi integrativi che sono in grado di ritagliarsi dai cromosomi ed entrare in altri batteri attraverso il trasferimento orizzontale.

I microbiomi delle acque reflue hanno una resistività sorprendentemente elevata, rendendo questo ambiente potenzialmente favorevole alla diffusione di geni di resistenza latente. Questo è un enorme serbatoio in cui possono svilupparsi agenti patogeni resistenti agli antibiotici.

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