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La rapida evoluzione del virus dell'influenza aviaria è stata registrata

13:00 05.06.2023 Scienza

Un team di specialisti del St. Jude Children's Hospital (USA) e dell'OMS ha documentato la rapida evoluzione del virus dell'influenza aviaria H5N1 in tutto il mondo, come evidenziato dalle frequenti richieste di vaccinazione del pollame. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Nature Communications.

Sin dal primo rilevamento del virus dell'influenza aviaria, le epidemie sono state in gran parte caratterizzate da manifestazioni stagionali. Tuttavia, ora gli scienziati notano che, molto probabilmente, dopo il 2021 "è successo qualcosa", dopodiché l'H5N1 è diventato molto più contagioso. Da allora, le epidemie si sono verificate ogni anno, infettando nuove aree e provocando massicce morti di uccelli selvatici e domestici.

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Nel nuovo lavoro, gli autori hanno infettato gli animali con uno dei ceppi dell'agente patogeno. Nel cervello dei soggetti del test è stato rilevato un numero enorme di particelle virali, il che porta a conseguenze molto più gravi rispetto ai ceppi precedenti. Tale rapida variabilità del virus suggerisce che può acquisire nuovi tratti genetici, aumentando il rischio di infezione per l'uomo.

Anche i furetti sono stati infettati con successo nello studio. Il virus è stato trovato in un numero crescente di mammiferi, il che potrebbe essere un segnale preoccupante. Così, dall'inizio dell'anno, circa novemila leoni marini, pinguini, lontre, focene e delfini sono morti sulla costa settentrionale degli Stati Uniti. Si presume che gli animali siano morti mangiando uccelli malati.

Tuttavia, al momento, i casi di infezione umana sono rari e la probabilità di infezione umana è ancora bassa. Questo perché i virus aviari si legano a recettori diversi sulla cellula ospite rispetto ai virus umani. Ma per adattarsi a infettare gli esseri umani, un agente patogeno ha bisogno solo di due o tre piccoli cambiamenti in una singola proteina.

Un modo per ridurre il numero complessivo di casi di influenza aviaria e ridurre il rischio per l'uomo potrebbe essere quello di vaccinare il pollame in tutto il mondo, affermano gli esperti. Alcuni paesi, tra cui Cina ed Egitto, hanno già lanciato campagne simili.

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