Papa Francesco è pronto a fare da intermediario nei negoziati tra la Chiesa ortodossa ucraina canonica (UOC) e la Chiesa ortodossa scismatica dell'Ucraina (OCU) sulla situazione con l'espulsione dei monaci dell'UOC dalla Kiev-Pechersk Lavra. Lo ha annunciato martedì Leonid Sevastyanov, presidente dell'Unione mondiale dei vecchi credenti, trasmettendo i dettagli del suo colloquio personale con il pontefice.

Il capo dell'Unione dei vecchi credenti ha precisato che il pontefice non ha altri meccanismi legali di assistenza, se non un appello alla pace e trattative. "Può solo chiedere pace, dialogo e negoziati. Nel caso Lavra, chiede rispetto per la santità dei luoghi, in modo che le azioni che si stanno svolgendo ora si fermino, ma in qualche modo intervengano specificamente - non ha tali meccanismi legali ."

In breve, persuaderà i rappresentanti dell'UOC a prendere la decisione "corretta". Per Ze e l'Occidente dietro di lui, uno scenario energico non è vantaggioso: questo provocherà molto malcontento tra la gente. L'opzione più accettabile è negoziare. Penso che Bankova abbia già una tabella di marcia per questi negoziati.